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Antonino Maugeri - Trascrizioni

Ai piedi della Madonna di Siracusa

Composizione dall’atmosfera molto evocativa sin dal titolo e dalle indicazioni testuali indicate in partitura: due sezioni ben definite, la prima dal titolo “Implorazione” e la seconda denominata “Ringraziamento”.

Atmosfera misteriosa e dal carattere interrogativo nella prima sezione eseguita solo dall’ensemble di archi nella mesta tonalità di mi minore.

La seconda sezione si apre con un luminoso mi maggiore e dall’ingresso dei legni, prima oboe e fagotto, in seguito il flauto.

Tutto scorre fluido e sereno fino all’accordo finale sulla tonica ma, improvviso e soprattutto inaspettato, di settima maggiore che lascia un senso leggero di sospensione e mistero.

​Organico strumentale: flauto, oboe, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

Berceuse

Sonorità particolari e armonie raffinate per questa meravigliosa berceuse, scritta originariamente per organo e dedicata dall'autore, citiamo dall'edizione a stampa, "Al mio nipotino Antonio, sbocciato alla vita il 20 settembre 1963".

Una ninna nanna, quindi, dolcissima ma non banale, soprattutto nella sezione centrale.

L'ostinato misterioso scandito dai violoncelli su un pedale dei contrabbassi fa da sostegno alla delicata linea melodica dell'oboe seguito dal fagotto. La prima sezione prosegue e termina in un'atmosfera di serenità.

Nella seconda parte la serenità lascia lo spazio ad un senso di inquietudine, quasi di angoscia.

Le armonie mutevoli ed incerte hanno il sapore della musica francesse dei primi decenni del '900. 

Berceuse (1967)

Un piccolo solo affidato al primo violino non cambia l'atmosfera che troverà nella cadenza dell'oboe e nella ripresa della prima sezione, la possibilità di un ritorno rassicurante alla tranquillità iniziale. Le paure passano, a volte bisogna solo saper attendere con fiducia e serenità.

​Organico strumentale: oboe, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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Un’altra Berceuse del compositore acese Antonino Maugeri ma questa volta molto diversa da quella precedente (l'anno indicato è quello della sua composizione e serve solo per distinguerla dall'altra).
All’atmosfera di serenità si sostituisce, infatti, un senso di inquietudine che non abbandona l’ascoltatore se non nella sezione centrale costituita da due brevi recitativi liberi affidati all’oboe e al clarinetto. Un’oasi di pace e di luce tra i due flussi sonori tetri ed enigmatici della prima e della terza parte conclusiva del brano.
Una Berceuse molto tormentata, quindi, lontana dai modelli di riferimento classici ma coerente con l’estro e l’imprevedibilità del suo compositore, capace di sorprendere sempre con una conduzione armonica mai banale e che riesce a tenere desta l’attenzione e la curiosità di chi ascolta.

Anche il finale, con un accordo sospeso che chiosa in maniera definitiva il senso enigmatico di questa composizione, apre scenari sonori nuovi ed originali.

La trascrizione, concepita per oboe, clarinetto, fagotto e archi, gioca molto sui timbri dei tre fiati in abbinamento alle diverse sezioni degli archi. Il colore generale rimane sempre scuro anche quando una breve melodia è affidata al timbro penetrante e definito dell’oboe. Non c’è spazio per la luce se non a sprazzi improvvisi e di breve durata.

Nessuna modifica è stata apportata alla tonalità d’impianto e alle diverse parti nello spartito originale per organo. Nella sezione terza della berceuse, i lunghi pedali affidati a violoncelli e contrabbassi sono stati “spezzati” per sostenere meglio ritmicamente il resto dell’orchestra.
Antonino Maugeri, pur seguendo il solco della tradizione, riesce a liberarsi dalle regole rigide e ferree, dalle consuetudini rasserenanti, dalla banalità. Il nostro compositore, fedele ad un’impostazione classica, ha sempre l’orecchio teso e vigile a cogliere le novità musicali intorno ad esso perché la musica non si ferma mai, la musica è sempre viva, la musica è un fluire continuo nel tempo.

Organico strumentale: oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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Versione originale eseguita da Sandro Carnelos.

Corale

“Corale” è una composizione dalla spiccata atmosfera di tranquillità e caratterizzata da una linea melodica semplice che scorre serena sino alla fine. Un fiume placido di note, punteggiato dal pizzicato dei contrabbassi, che solo in sporadici momenti trova qualche ostacolo superato con semplicità e naturalezza. L’intero brano è permeato da echi mendelssohniani tra il fluire della melodia e le armonie di sostegno ad essa.

La scrittura di Antonino Maugeri è caratterizzata dalla spontaneità e cantabilità melodica sostenuta da un’armonia mai banale e scontata. Nelle sue composizioni si sentono richiami ora ad un compositore ora ad uno stile ben definito, a volte esplicitamente dichiarato dallo stesso autore, ora ad una più libera e autonoma espressione musicale. Caratteristiche, queste, comuni a tanti altri compositori della sua stessa

​“scuola” e che sono il risultato di un approccio alla musica attento e approfondito ma anche curioso e aperto alle novità.

Nel percorso formativo e musicale di Antonino Maugeri non possiamo dimenticare l’importanza centrale del compositore Luigi Picchi e di tutta una vera e propria galassia di musicisti raccoltasi intorno alle “Edizioni Carrara” di Bergamo: un mondo vasto e variegato, ricchissimo di grandi personalità musicali di alto livello culturale per la musica sacra in ogni sua espressione, un autentico tesoro di inestimabile valore e riferimento assoluto ancora oggi.

Organico strumentale: orchestra d'archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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Exsultate pastores

“Exsultate pastores” è una tipica pastorale natalizia dalla struttura chiaramente divisa in tre parti. Nella prima, il tema principale viene esposto dal clarinetto e ripreso in seguito da flauto, oboe e archi. Nella seconda parte viene presentata una seconda idea musicale che passa attraverso le due sezioni dell’orchestra, fiati e archi, insieme ad un percorso armonico che modula dall’iniziale tonalità di fa maggiore a quella di la maggiore per passare al do maggiore. Clarinetto e fagotto chiudono la seconda parte della composizione con un passaggio melodico che riporta la tonalità all’originale fa maggiore. La terza parte, simile alla prima, conclude il brano riproponendo il tema iniziale di carattere festoso.

Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

Fantasia pasquale

La breve composizione è basata su temi musicali tratti dalla musica liturgica del periodo pasquale.

La trascrizione mette in evidenza, attraverso l'uso delle tre sezioni orchestrali degli ottoni, dei legni e degli archi, la struttura libera e al contempo coerente della composizione. Ogni sezione orchestrale, con le proprie peculiarità timbriche ed espressive, enuncia ed elabora i temi musicali in contrapposizione dialettica o sovrapponendosi l'una all'altra in un articolato percorso musicale che sfocia in un maestoso crescendo finale.

​​Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, due trombe, tre tromboni, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

Improvviso - Fantasia pastorale

Pastorale dall’atmosfera luminosa, “Improvviso – Fantasia pastorale” esprime pienamente i caratteri tipici della scrittura maugeriana. Scritta originariamente per organo, la composizione trova una nuova luce nella trascrizione proposta grazie ai timbri luminosi del flauto e dell’oboe che si alternano e si sovrappongono ai violini, alle armonie dei bassi raddoppiate dal fagotto e dal corno, la struttura della pastorale tripartita, chiara e ben congegnata.

Una composizione solare, dal tono deciso, così come, tra l’altro, indicato in partitura, con l’alternanza di parti dalla spiccata cantabilità a parti dal tono più severo.

Una composizione saldamente legata alla tradizione delle pastorali ma capace di suonare alle nostre orecchie sempre fresca e originale.

Organico strumentale: flauto, oboe, fagotto, corno, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

Meditazione

La composizione si basa, così come esplicitamente dichiarato dall’autore nell’edizione a stampa, sulla base armonica del 1° preludio in do maggiore BWV 846 che apre la celeberrima opera “Il clavicembalo ben temperato” di Johann Sebastian Bach.

Il compositore acese Antonino Maugeri, mantenendo la successione armonica del preludio bachiano, sovrappone ad essa una melodia originale dal forte carattere meditativo, da cui il titolo della composizione.

Ed è proprio l’atmosfera riflessiva e la tonalità d’impianto della composizione, fa maggiore, diversa dal do maggiore del preludio del sommo compositore tedesco, che ha suggerito la presente trascrizione.

L’intera melodia è affidata al suono espressivo dell’oboe, sostenuto dall’intera orchestra d’archi nelle cinque sezioni di tradizione.

​La melodia scorre fluida con alcuni momenti di maggiore intensità espressiva ma sempre per tornare in uno stato di serenità che è la cifra musicale di questa composizione maugeriana.

Organico strumentale: oboe, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

 

Nenia pastorale (dedicata a Claudio Catalano)

La pastorale è suddivisa in tre parti: la prima, in tonalità di la minore, dal carattere misterioso e cupo, la seconda nella tonalità di do maggiore che le dona un respiro più ampio e un'atmosfera più luminosa, la terza che ci riporta prepotentemente alla sensazione angosciosa dell'inizio.

Un'ulteriore prova di originalità e ricerca espressiva del compositore ed organista acese, qui proposta in una trascrizione che sfrutta adeguatamente il timbro duttile e variegato del clarinetto insieme a quello degli altri tre legni (flauto, oboe e fagotto) e l'ensemble di archi che completa la parte melodica e fornisce l'insostituibile sostegno armonico alla melodia.

L'indicazione della dedica è stata utilizzata solamente per distinguere questa composizione da un'altra, con identico titolo, dello stesso autore.

Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

Tempo di Minuetto

Una composizione dal sapore antico, accentuato, in questa trascrizione, dalla contrapposizione delle due sezioni dell'orchestra, archi e fiati.

Intitolata giustamente "Tempo di Minuetto" perché mancante del tradizionale Trio, la composizione è costituita da una prima sezione, divisa in due parti ognuna delle quali proposta dal gruppo archi e poi ripetuta dal gruppo dei fiati. La tonalità in fa minore dona a questa prima sezione un colore scuro velato di malinconia. Una brevissima sezione intermedia, dal ritmo poco più lento e dominata da un senso di incertezza e di attesa, porta alla terza e conclusiva sezione. Qui le due sezioni orchestrali, non più contrapposte, riprendono il materiale tematico della prima parte ma vivificato, adesso, dalla luce e dalla serenità della tonalità in fa maggiore.

Zufolata

Prima della conclusione, però, una inattesa frenata spezza la sensazione, in crescendo, di gioia. Sono solo due battute in tempo lento, tre note dell'oboe sulle armonie degli archi, una piccola nuvola che oscura il sole. Ma è una nuvola passeggera... le ultime due battute conclusive sono perentorie, riportando la luce e la serenità alla fine del brano.

​Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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​"Zufolata" è un composizione che rientra nella tipologia delle pastorali, cioè di quelle composizioni che per l'andamento ritmico, spesso ternario, e il carattere generale che richiama atmosfere e ambientazioni legate al mondo dei pastori e dei campi o al periodo natalizio.

Nella trascrizione proposta, un ruolo preminente è occupato dal flauto e dai legni, strumenti che per tradizione e caratteristiche timbriche rappresentano al meglio la tipica atmosfera delle pastorali.

La composizione si apre con una melodia affidata al flauto sostenuto armonicamente dagli archi. Successivamente gli archi prendono la scena e avviano la pastorale vera e propria: una linea melodica distesa nel tipico tempo ternario, sostegno armonico di violini secondi, viole e violoncelli con il pizzicato dei contrabbassi.

La stessa melodia passa ai fiati sostenuti dal pizzicato dei violoncelli e contrabbassi. Siamo nel bel mezzo di un'atmosfera pastorale piena di calma e serenità. Una breve sezione di passaggio porta alla riesposizione dell'introduzione. Riascoltiamo la melodia del flauto, all'unisono con i violini primi, e con oboe e clarinetto che lasciano ogni intervento in sospeso.

La composizione, in contrasto con l'atmosfera di serenità della sezione centrale, si conclude in maniera enigmatica e misteriosa, lasciando tanti interrogativi e nessuna conferma o rassicurazione armonica.

Questa è una caratteristica di non poche composizioni organistiche di Antonino Maugeri che confermano la sua apertura culturale nei confronti del nuovo, la non banalità delle scelte melodiche e armoniche nelle sue composizioni e una curiosità musicale sempre viva.

​Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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