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Sandro Carnelos

Le interviste. 1

Parliamo con...

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Con questa intervista vogliamo proporre al pubblico una nuova iniziativa che occuperà una sezione apposita del sito dal titolo “Parliamo con…” nella sezione “Letture e riflessioni”.

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Per chi preferisce la lettura dell'intervista, ecco la sua trascrizione completa. Buona lettura!

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Sandro Carnelos

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Benvenuti nella rubrica "Parliamo con..." di Novaudire: uno spazio per conoscere e farsi conoscere.

Oggi parliamo con Sandro Carnelos, un organista trevigiano che ho avuto il piacere di conoscere su internet. Ma lascio che sia lui a presentarsi.

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Grazie, Mario, per il cortese invito a questa intervista.

È presto detto: la mia vita di musicista è legata profondamente all’organo, lo strumento che maggiormente amo, compagno inseparabile della mia esistenza.

Pratico il servizio liturgico in chiesa dall’età di 10 anni oltre all’attività di didatta e concertista.

Non mi interesso di altro praticamente, salvo una parentesi, una passione parallela alla musica che è quella dedicata all’attività (non agonistica) del gioco del biliardo che, per sua natura, trovo ha delle similitudini con la pratica musicale.

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Tra i compositori che conosci ce n’è uno che ti affascina in modo particolare?

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Devo ammettere, forse in maniera scontata, che non ho delle preferenze particolari.

Le composizioni che suono, di artisti contemporanei, sono delle opere a cui sono legato per vari motivi:

  • l’amicizia che mi lega al compositore: infatti ho suonato spesso opere di amici;

  • l’interesse per una certa forma musicale che magari si sposa bene con il mio sentire personale: ad esempio, per un certo periodo, ho amato la forma della Passacaglia e ho ricercato chi in tempi recenti aveva scritto composizioni di questo tipo;

  • una dedica personale del compositore;

  • il piacere della scoperta e di proporre, quindi, al pubblico un qualcosa di nuovo;

  • un caso fortuito che mi ha fatto conoscere l’opera.

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L’organo è lo strumento intorno a cui gira tutta la tua attività e il tuo "essere musicista".

Vuoi parlarci di questo strumento, magari facendoci scoprire aspetti poco noti ma non per questo meno affascinanti?

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Domanda non semplice a cui rispondere visto che oggigiorno si può trovare di tutto, o quasi, pubblicato, recensito, registrato.

Potrei dire che l’organo mi ha sempre affascinato per la molteplicità della sua struttura, per le sue possibilità coloristiche e tecniche, proprio per queste caratteristiche egli quasi ci impone ciò che vi si può suonare sopra adeguatamente oppure ciò che non deve essere fatto: bisogna solo saperlo “leggere” attentamente prima di proporvi delle musiche che altrimenti ci stanno come i cavoli a merenda.

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Sei un organista molto attivo su internet con un canale Youtube molto ricco di registrazioni e riflessioni su tematiche musicali di vario tipo.

Che senso hanno il tuo canale Youtube e, in  generale, l’attività musicale su internet?

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L’idea di creare il canale "Organum" è nata primariamente dalle necessità di alcuni allievi che avevano l’esigenza di sentire alcuni brani di cui non si trovava registrazione oppure di avere un approfondimento su qualche problematica inerente alla maniera di proporre un certo brano sorta durante le lezioni.

Poi sono giunte le richieste di alcuni colleghi che mi hanno sottoposto dei quesiti interessanti da trattare.

Infine, il desiderio di altri amici, musicisti e non, di risentirmi suonare la composizione che ricordavano di un mio concerto, che aveva sollecitato il loro interesse o magari uno stato emotivo.

Possiamo chiaramente affermare che il mondo musicale di internet mette in contatto persone che condividono i medesimi interessi e che altrimenti non si sarebbero mai conosciute, come nel nostro caso.

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Cosa pensi del progetto musicale “Novaudire”?

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Seguo sempre con interesse e curiosità tutto ciò che sorge a favore della buona musica, specialmente in un periodo in cui sembra che questa nobile arte sia passata di moda in favore di tutto ciò che è appariscente. Basti pensare che oggigiorno si sente sempre più spesso affermare sono stato a “vedere” un concerto più che “sentire”.

Pertanto la novità di “Novaudire”, con le sue proposte, l’ho trovata accattivante e spero abbia il successo che merita.

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Caro Sandro, grazie per la tua disponibilità.

Vi invito a visitare il sito internet "Novaudire" e ad iscrivervi al canale Youtube omonimo.

Un caro saluto e a presto!

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©13 giugno 2020

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