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Louis Vierne - Trascrizioni

Communion op. 8

"Communion" è una composizione caratterizzata da una forte intensità espressiva.

La trascrizione, qui proposta all'ascolto per sestetto d'archi, prevede in alternativa il quartetto d'archi, dal timbro più raccolto e introspettivo, oppure l'ottetto d'archi che prelude ad un suono più pieno, quasi dal respiro "orchestrale", pur rimanendo nell'ambito cameristico che si addice molto al carattere di questa composizione così ispirata e votata all'introspezione.

In effetti, sembra di percepire l'esigenza, da parte del compositore francese, di raccontare, di riflettere su qualcosa di importante, delicato e al contempo misterioso.

Organico strumentale: a scelta tra quartetto d'archi (due violini, viola, violoncello), sestetto d'archi (due violini, due viole, due violoncelli) oppure ottetto d'archi (quattro violini, due viole, due violoncelli). L'organico scelto nel video sul canale Youtube è il sestetto d'archi.​

24 Pièces en style libre, Op.31
1. Préambule

Brano di apertura dei "24 Pièces en style libre", op. 31, una raccolta di 24 composizioni per organo in cui l'autore dà prova di grandissima inventiva, capacità espressiva e sapienza compositiva.

Il "preambolo" funge da brano introduttivo, una ouverture immersa in un'artmosfera meditativa e sognante.

Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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Versione originale eseguita da Sandro Carnelos

5. Prélude

“Prélude” è proposto in una trascrizione per quartetto d’archi.

Già il titolo della raccolta può dare una chiave di lettura e ascolto delle composizioni in essa contenute.

​​Organico strumentale: quartetto d'archi (due violini, viola, violoncello).​

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Versione originale eseguita da Sandro Carnelos

10. Rêverie

“Rêverie” è un brano che già dal titolo propone una possibile chiave di lettura ma soprattutto di ascolto. Da “rêve”, cioè sogno, “rêverie” si riferisce all’atto dell’abbandonarsi a fantasticare, a sognare ma anche al prodotto che è espressione di questo atto e quindi nuovamente sogno, inteso anche come fantasia e desiderio.

La composizione conferma le caratteristiche peculiari dello stile compositivo di Louis Vierne: etereo, onirico, misterioso, a tratti enigmatico, mai banale e scontato, spesso sorprendente. Uno stile originale e non convenzionale, in linea con lo sviluppo musicale del periodo in cui visse l’autore ma ancora oggi capace di “dire”, di “raccontare”, di emozionare.

Organico strumentale: quartetto d'archi (due violini, viola, violoncello).

17. Lied
20. Pastorale

"Lied" si caratterizza per l'atmosfera serena ma molto evocativa nella prima parte, la tensione della parte centrale e per una ritrovata serenità in quella finale.

​Organico strumentale: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, archi (violino I, violino II, viola, violoncello, contrabbasso).

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Versione originale eseguita da Sandro Carnelos

Il brano si inserisce nella tradizione compositiva delle pastorali, da cui il titolo, mantenendo intatte le caratteristiche stilistiche tipiche della scrittura di Vierne: sognante, straniante, a tratti misteriosa.

​Organico strumentale: quintetto di fiati (flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto).

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